31.10.03

Per una prassi applicata all'anima, fa' sì che ogni azione o introspezione sia in grado di elevare la tua parte spirituale. Però devi sempre chiederti se ciò ti possa rendere (un po') felice, perché non è accettabile autodistruggersi, per quanto l'obiettivo ultimo sia nobile.
Scegli giorno per giorno e non avere aspettative. Pensa solo di avere una carta, anzi un intero mazzo, in più.
Scrivici sopra: vedrai che saranno le parole stesse, se le lasci sgorgare libere dall'animo, a guidarti per il meglio.
Ascolta gli altri, ma soprattutto ascoltati. Traduci l'anima in parole e poi vedi che ti succede.

30.10.03

In quella specie di animazione interattiva il tizio che ha il coraggio di provare a volare s'innalza per davvero. In cielo incontra una donna e ci danza per un po'. Dopo varie vicissitudini si ritrova di nuovo a terra, apparentemente al punto di partenza. Incontra la stessa donna, che però lo ignora. Non gli resta che rimettersi a volare: pur sapendo che non la incontrerà, è attratto dall'esplorazione di quegli spazi immensi e da tutti gli incontri che può fare. Alla fine, dopo cadute e risalite e attraversamenti insospettati, ci sarà una bella sorpresa.
Avvertenza: è più bello provare tutte le esperienze possibili anziché evitarle. Naturalmente parlo del gioco, solo di quel gioco. Ogni riferimento a fatti o persone o cose è da ritenersi puramente magmatico.
occhi di dea / bocca di salsedine
inghiottimi / come il mare femmina

29.10.03

Rispondo a un commento di Briciolanellatte
(leggetelo, è sempre più bravo)

Anche quando parlo di anima, non trascuro i piaceri del corpo, non abbandono la sfera carnale; parlando d'amore non dimentico la materia.
C'è chi dice che siamo nati per soffrire, invece credo si possa scoprire come distillare il piacere autentico e condividendolo gustarne nelle sue svariate forme.

27.10.03

Quali intrecci vibratòri s'intessono anche a distanza!

Mi chiami, in qualche modo, e io lo sento.

Bello sapere che mi pensi anche tu.

24.10.03

Vorremmo del tempo, ma cento giorni e cento notti non ci basterebbero, perché le parole e il reciproco ascolto e la comunicazione delle sensazioni e di nuove idee fecondate dagli scambi esigerebbero di più.

Vorremmo del tempo, ma settemila anni non ci basterebbero, perché i silenzi e i reciproci abbracci e gli sguardi negli sguardi e la voglia di baci e di nuove carezze esigerebbero di più.

Vorremmo del tempo, ma ci basterebbe il qui e ora di un nostro istante vestito d'eternità.

23.10.03

Spero anch'io di poter leggere un seguito al raccontino La stanza delle anime, pubblicato ieri da Briciolanellatte.

22.10.03

Quasi ogni singola esperienza può essere interpretata in modi diversi o addirittura opposti, come succede in certe figure di Escher.
Dunque come potrei essere io a suggerirti il migliore comportamento per raggiungere la felicità o per evitare il più possibile la sofferenza?
Per come sono fatto tendo ad apprezzare le aperture, ma capisco che talvolta siano indispensabili altri atteggiamenti.
Peccato però che in alcuni aspetti della vita sembri inevitabile attraversare una zona di dolore per giungere alla radura del piacere sereno.

21.10.03

Quando le anime si avvicinano sembra sempre di conoscersi profondamente.

18.10.03

Parlando di divinazione nei suoi vari aspetti, mi chiede Bea: "Vox, cosa sono le guide? Te ne intendi tu?"

Non me ne intendo se non per sentito dire e sicuramente altri possono spiegare meglio e per esperienza diretta, comunque si tratta più o meno di scrittura automatica, di "forme pensiero" che si verbalizzano e di cui si tiene traccia scrivendole su carta o registrando la propria voce.
Su queste pagine ne abbiamo parlato in diverse occasioni, anche prendendo spunto da te. Sull'argomento qualcuno mi aveva scritto via e-mail (v. anche qui). Come sempre, ogni ulteriore testimonianza diretta, come pure l'espressione di dubbi e perplessità, sarà gradita.

Concordo con te quando sostieni che i sentieri verso la Conoscenza del Superiore sono infiniti e nessuno esclude l'altro. In effetti non c'è poi molta differenza da quel che tu chiami "mente divina".
Come mi disse Vedanta leggendomi le rune, ognuno di noi ha un modo diverso di vedere l'invisibile: attraverso gli astri, le monete, le pietruzze, le carte, le mani, l'iride... o di sentirlo (con le mani, con l'olfatto, con le voci interiori, con le sensazioni, il sesto senso...). Non è distante da quanto scrivevo più di un anno fa. E attinente all'argomento era anche il discorso sulle diverse forme di canalizzazione.

Però, dicevo, non ho esperienza diretta conclamata, anche se sulla questione durante una seduta mi comunicarono qualcosa...

16.10.03

Raccontami, scrivimi, lasciati abbracciare dalle parole, lambire dalle sillabe, accarezzare dalle liquide e cullare dalle vocali.
Usa la magia della parola per scioglierti in affettuosità improprie, trovando ciò che è già in te ma è stato ricoperto, facendo risplendere l'oscurato diamante che vorrebbe di nuovo sorridere nonostante tutto.

14.10.03

Una volta superate certe soglie, una volta entrato in certe stanze, non puoi più far finta che non esistano.

13.10.03

Almeno un pochino, tutti noi funzioniamo come emittenti-riceventi: le antenne ci dirigono verso chi in ciascun momento può meglio aiutarci facendo da specchio a qualche nostra sfaccettatura.

11.10.03

Un comportamento è a tutti gli effetti il nostro modo di essere in quel momento. Non esiste una vita ad interim.

10.10.03

Esegesi o traduzione intuitiva di vecchi testi:

"Quello che abbiamo vissuto lo custodisco preziosamente e non lo svendo per nulla, nemmeno un nuovo innamoramento lo cancella. Però è irripetibile (siamo diversi da com'eravamo)."

Vero.
Sospiro.
Vibro.
Respiro.

9.10.03

Alle volte, mi sono reso conto, proprio nei miei momenti più difficili sono stato, non so come, benefico per gli altri. E mi giungono, totalmente inaspettati e da più parti, ringraziamenti per cose che credevo di avere scritto per me e invece vanno a toccare e a fare del bene a qualcuno che le sente proprie. È proprio vero che le parole trovano da sole i destinatari.

7.10.03

Tempo fa in un commento SiSi chiedeva lumi sul termine "procedura".
Forse in questa pagina si possono trovare alcune spiegazioni, poi ne riparleremo se vorrete. Come al solito, oltre alle eventuali domande, ogni testimonianza diretta sarà gradita (scrivendo via e-mail o nei commenti).

6.10.03

"Ti voglio mandare un bacio di quelli belli, dritto dal cuore, a labbra indugianti. Su te."

3.10.03

Da quasi un paio d'anni credo che nulla avvenga per caso e tendo a interpretare le cose in senso karmico.
S'incontra chi si deve incontrare. Prima o poi. Certo che esistendo il prima e il poi, dobbiamo essere abbastanza bravi da favorire ciò che essere deve, accompagnando fluidamente le potenziali gioie del vivere.
Ovviamente non è facile e questo in fondo è anche una fortuna, in quanto uno spruzzo di difficoltà può servire a farci gustare meglio ciò che riusciamo a raggiungere.
D'altra parte, se gli ostacoli che si frappongono tendono a moltiplicarsi a ogni nostro sforzo, saremo abbastanza intelligenti da cogliere il messaggio e volgerci altrove. La lotta per la lotta è roba da teste inutilmente dure e alla fine diventa uno dei tanti modi per distrarsi dalla cosa più semplice e bella, così vicina e così inafferrabile: essere.

2.10.03

Una donna così è una cometa che solca il cielo, e centomila anni dopo la sua immagine brilla ancora nella misera cecità degli uomini.
(Manuel Scorza, La danza immobile)

Ogni giorno, nell'universo, è anniversario di qualcosa che è passato o che non è ancora giunto.


Oggi (martedi 2 ott) e’ stata una giornata magica ,di commozione, di consapevolezza , di tocco di anime grate dell’immensita’ del dono.
Sembra sempre di raggiungere un picco e subito te ne viene fatto conoscere uno ancora piu’ alto. Bene sara’ dunque non porre un limite ne’ di pensiero ne’ di aspettativa ne’ di desiderio a quanto puo’ arrivarci.
Ho sbagliato in una vita non so nemmeno quanto lontana a non lottare presumo per questo incontro su molteplici livelli. Cuore, anima ,bocca, mani, energia, diffusione di sensazioni non piu’ separabili.

(archivio privato)

Ogni giorno è anche il presente di qualcosa che non muore mai, anche se il giorno è quello giusto e l'anno è sbagliato.

1.10.03

Ritrarsi: lo si può fare come la lumaca nel guscio.
A chiocciola sarà l'involucro che ci nasconde, la spirale che tende a chiudersi.

Ritrarsi: lo si può fare come il pittore o il parolaio.
A chiocciola saranno le scale che ci eleveranno, la spirale che ci apre all'altrui sguardo.