27.12.06

Sarà la stanchezza sarà la nebbia sarà il buio sarà il freddo sarà la digestione sarà la commozione sarà il silenzio sarà lo spegnimento sarà lo squillo inerte sarà il giro vizioso sarà che basta poco sarà che accendo il fuoco sarà quel che mi basta sarà butta la pasta sarà il tuo quotidiano sarà che non lo leggo sarà con te che sogno sarà che non la reggo sarà dentro s'accende sarà meglio guardarci sarà non ascoltarsi sarà bello vederti sarà ma non averti sarà fin troppo strano sarà ma è proprio dura sarà che non mi basta sarà di molto intenso sarà ch'era perfetto sarà ti sento in aria sarà che la mia voce ti stana tuo malgrado. Sarà che sei in errore o che capisco poco. Sarà che si vedrà, ma intanto il cuore pesa.

14.12.06

Juditta scrive della Paura e dell'Amore. Leggo e so che ha ragione: anche senza entrare nel dettaglio dei meccanismi da lei enumerati, so che ha ragione sul carburante del Vivere.

Mi dicevano a quella seduta di guardare al mio femminile (anche tu, fallico essere, hai un tuo femminile, che ti credi), che è un lato sempre troppo vuoto non solo in noi maschi, ma spesso anche nelle donne.

Mutare atteggiamento è cosa più da intuire che altro, certo difficile da razionalizzare: si tratta, credo, di ridurre la barriera osmotica tra gli emisferi per procedere verso una percezione più unitaria del mondo e una realizzazione dell'unità del sé.

Per un momento, prolungato e piacevole, mi sono osservato osservare lasciando fluire, cogliendo qualcosa in tutte le persone sconosciute che affollano vie, marciapiedi, negozi e tram: considerando, per esempio, che tutti quei volti sono stati bambini, tutti quegli occhi hanno attraversato analoghi stupori, patito simili timori, incendiato medesimi furori.

Un distacco benevolo, come seguendo l'ondeggiare dell'erba alta nei campi, o del grano se proprio di buon umore. Poi capita che qualcuno o qualcosa ti irriti: tu cerca e ritrova il respiro, magari in risposta scaturirà una risata incredula anziché la solita bestemmia. Che è già un primo passo a distanziarsi dalla Paura (legata all'aggressione, al controllo, all'ansia), un passo in più verso l'Amore, il miglior piacevole carburante per ogni variopinto vortice di luce incarnato.

4.12.06

L'altra sera ho mosso le mani in aria attorno a un'amica che era particolarmente tesa e impaurita. Le ho detto che avrebbe sentito i benefici dopo qualche giorno, ma ecco quel che m'ha scritto:

Nel caso sia interessante per te sapere cosa credo essere stato l'effetto delle tue mani, cerco di trovare le parole.
Mi sono svegliata con un senso di benessere, quasi euforica, e un senso di potenza psicofisica molto forte. Mi sentivo di essere capace di fare qualsiasi cosa voglio. In questi due giorni, probabilmente per una combinazione di tanti fattori, sento uno spostamento interiore profondo. Questa mattina tornando a casa in macchina un pensiero ha come camminato dentro la mia testa da solo:
Puoi fare meraviglie, puoi fare prodigi, puoi far stare bene tante persone. Ogni momento della vita speso regalando qualcosa di se stessi a chi ne ha bisogno è un tassello del mosaico di una cosa più grande, frammentata finché lo siamo noi. Bisogna ricomporlo.

"Coraggio", mi era stato detto. E come incoraggiamento prendo anche questo episodio.
Tanto per chiarire: credo che l'imposizione delle mani contribuisca semplicemente al riequilibrio delle energie verso il quale dovrebbe tendere chi cerca il proprio benessere e che queste pratiche, svolte con purezza di cuore, accelerino i processi evolutivi personali di tutti i soggetti coinvolti.