19.9.04

Ieri sera ho goduto di un privilegio visivo: mi sono trovato alla finestra giusta nel momento giusto e così mi si è parata innanzi una falce di luna straordinaria, rossa e sottile, un crescente da lasciare a bocca aperta.
Ho avuto fortuna, perché dopo qualche minuto era già sparita concludendo silente il suo tramonto.

Al suo posto, scritto in blu sullo sfondo scuro della volta semistellata, aveva lasciato un dialogo telepatico:

- Posso spegnere la radio o stai ascoltando?
- A me piace il suono della tua voce.
- ...
- Ma anche quello dei tuoi silenzi. Con te amo avvolgermi occhi negli occhi nel ronzio dell'anima.

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