Camminare sulle acque (*, **) è necessario e salutare, in quanto sublime incarnazione del principio di leggerezza.
Lasciandoci elevare dalla nostra parte più vorticosa, eterea, luminosa d'aria e di luce aerea, scopriamo come i pesi che gravano sul nostro incedere ce li fabbrichiamo noi. Le stesse identiche cose, diversamente considerate, pèrdono il carattere di zavorra, specialmente quando ci si rende conto della loro temporaneità.
Tenere i piedi per terra, d'altronde, è utile e necessario per godere del privilegio che è vivere qui e ora, in carne e ossa, in sensi e desideri. Per tuffarsi nel vivere e... per nuotare, all'occorrenza.
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