Respiri male, non hai trovato ancora il ritmo del fiato. Succede, anche senza aver corso: ansia e assenza, malinconia e mancanza si traducono nel disallineamento tra i vari corpi, nella mancata unità di fisico e spirito.
Esiste un esercizio e te ne ricordi, ma per strada sarebbe imbarazzante e allora lo abbozzi soltanto. Tuttavia, già il fatto di chiedere aiuto ti fa stare meglio.
Continui a camminare, un po' più sollevato seppur conscio della temporaneità del rimedio.
Sulle scale, incontro una nonna coi due nipotini: uno sta in braccio. Ci sta sempre, da 4 anni, perché per un problema genetico non cammina (non cammina ancora, aggiungiamo un avverbio di speranza). Incrociandoli al secondo piano, deposito a terra le borse della spesa e mi offro. Il piccino acconsente sorridendo e così, portando con gioia un peso altrui, scarico per un momento i miei gravami.
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