19.5.06

Questo in un certo qual modo corrisponde a quanto mi è stato detto, con sfumature e toni diversi, ma da più di una fonte, su di me e a proposito di queste pagine:

Metti da parte i preconcetti e il linguaggio che usi per ingabbiare le tue esperienze ed entra in comunione con l'essenza primordiale delle cose.

Ci proverò (anzi: lo farò, dato che "non esiste provare, esiste fare o non fare"). Intanto cerco di ritornare con lo sguardo al qui e ora, fuori e dentro di me, tenendomi aperto seppur vigile. Davvero non so prevedere le evoluzioni, nemmeno a breve periodo, ma voglio esser fiducioso sul fatto che quel che sarà sarà il meglio. E allora devo reimparare a respirare lungo, ché un'anima dal fiato corto non può far capriole (e il fatalismo non è passività, ma comprensione profonda).

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