Il dormiveglia è una zona limite, valicabile nei due sensi, dove vale qualcosa in più rispetto alla ragionevole realtà e dove c'è qualcosa in meno rispetto ai piani infiniti del sogno.
Così come chiudere gli occhi può permettere di vedere di più, ogni istante osservato nel torpore consapevole non coincide con la cecità della conoscenza intorpidita.
Lì ti puoi lasciar nuotare dall'abbandonarsi, puoi farti vivere dal fondersi, puoi sentirti perdere nel fluire, e vocare tra le bolle dell'oceano universale:
"Slegami o diva nel sonno piombigno e svolami i segreti aerei eterei e aurei".
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