Sono stato ospite coccolato di una coppia di amici. Ho parlato con entrambi, ma soprattutto con ciascuno di loro separatamente e hanno mostrato di apprezzare i miei consigli al di là di quanto potessi prevedere.
Anche sul web, in pubblico e in privato, ricevo attestati di gradimento per i benefici effetti delle mie parole. Non mi stanco di ringraziare per gli apprezzamenti ricevuti, né mi stufo di riceverli.
Tutti questi incoraggiamenti sembrano confermare quanto mi comunicò Loretta dopo una procedura, una di quelle in cui mi sentivo immerso in un bagno di luce amorevole, color ciclamino nella visualizzazione di un ponte tra me e lei (o tra le nostre anime, se così si vuol dire). "Tu con la parola potrai fare qualcosa per gli altri".
Se è una responsabilità, la vivo con levità gioiosa. Se è un dono, lo gusto con allegria profonda. Tutto bello, dunque. Però, dico io, se così è, perché continuo a mangiarmi le unghie?
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