1.12.05

Mi hanno insegnato un esercizio, graziosamente per telefono, ma il mittente originale era un Maestro in diretta (grazie!).

Mettiti seduto, più o meno nella posizione del loto, quella a gambe incrociate. Porta le mani in alto, con i palmi rivolti all'insù. Visualizza una sfera bianca luminosa che scende ad avvolgerti la testa, come l'aureola dei santi. Poi una pioggerellina sottile, verdina, che cade e scende su di te lavando via ogni male. Con le mani raccoglila: quando le senti cariche, quando ti formicolano un po', portale alla nuca e riversa quel liquido benefico su spalle e collo. Sentilo penetrare in profondità.

La sfera bianca luminosa ti avvolge tutto il corpo. Le mani di nuovo in alto, a lato rispetto al corpo e posizionate di taglio. Sempre aperte verso l'alto, si congiungono al di sopra della testa a raccogliere il respiro sottile e scendono a portarlo nel corpo. Così la mente e l'agire non resteranno troppo indietro rispetto alle intuizioni. Quando le mani si trovano in alto tu inspiri, quando scendono espiri. La respirazione dev'essere marziale: inspirazione decisa e veloce, altrettanto rapido e deciso il gesto, forte e d'un colpo l'espirazione.
Questo serve a ricentrarsi: quando i tre corpi (etereo astrale e fisico) si sfasano è come se i tuoi pezzi fossero sparpagliati qua e là. Immagina tre figure di colori diversi semitrasparenti che devono essere riallineate.


Ecco.

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