27.3.06

Intuizioni strambe, messaggi da inatteso dove, azioni e comunicazioni multiple. Tasselli da discernere e assemblare, pure se non hai d'insieme la figura a tua disposizione; ma le tensioni stemperano i nodi forse sciolgono e quello che non cerchi giunge e se ci guardi bene, chissà... s'è già annunciato. Fai quel che sai che s'ha da fare, una cosa una, una alla volta, che se non fai così quelle s'ammucchiano e dal midollo succhiano le tue energie. Ricorda che sei lì tra capo e collo, tu scòvati e ritròvati nei gesti quelli piccoli e nel passo dopo passo, così è per me per te forse per molti, rapisci il senso vero di un'immagine, si muove e qualche cosa smuove là, dove il dolce si fa liquido e non stucca. E pregni i disegni di ogni volo onirico si stagliano nel vivo di uno schermo nitido, cruciali sono i segni ben degni di te che fluttui tra me e i ricordi o i sogni di quei flutti s'incrociano con gli aliti di freddo sulla faccia che accarezzano di notte, tra il senso di proteggerti e di aiuto che verrà, vedrai, tu vai e fai.

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