Se sei impeccabile, sei in una posizione di forza. Quando commetti errori, il fulgore lo perdi. Meglio, piuttosto, subirli, e senza avviare rappresaglie, più o meno consapevoli. Altrimenti nasce e cresce il risentimento, ferro che frantuma la brace e la tritura riducendola a spenta cenere.
L'amore ti fa restare in posizione di forza. Forza, bada bene, non potere. Il potere ti permette di agire sugli altri, di manipolare, ma non potrà scaldarti il cuore né le solitudini. La forza, invece, è capacità di agire su di sé, applicazione del desiderio di guidare la propria vita, di procedere ricentrandosi nel sorriso.
L'amore è di per sé impeccabile, ma s'intreccia (per fortuna) all'agire della persona, contaminandosi talvolta con l'errore e con il potere. Rifuggire assolutamente la contaminazione non è pratica convincente, per me: l'isolamento completo non rende credibile il cammino umano. Altrimenti è come quando uno dice di essersi disintossicato dall'eroina, ma non riesce a uscire dalla comunità presso la quale aveva trovato primo rifugio.
Se t'inondano spruzzi d'amore, ritrovi il fulgore. Fulgore è interezza, umanità in tutti i suoi aspetti, capacità di comprendere anche l'errore per imparare a crescere, voglia di condividere per godere meglio, irradiando per mirare sempre e comunque alla pienezza o forse addirittura alla felicità.
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