24.9.06

Vivendo appieno o scivolando, il tempo se ne va comunque. Lo vedi dal calendario, se ci fai caso, ma anche se non ce ne fai.
I mesi si lasciano sfogliare e gettare via quando passa il bulldozer. I mesi sono sacchi in cui s'ammucchiano i giorni e le settimane.
I minuti contano più delle settimane, perché sono quelli che riesci a catturare in un gesto, un'intensità percepita ed espressa. I minuti riescono ad essere qui e ora, anche quelli che fan parte dei ricordi.
I secondi sono quelli delle apnee, o dei sorrisi ritrovati. I secondi ti strizzano dentro o sprizzano l'aura, a seconda del verso che riesci a dare alla tua spirale.

Le cognizioni scientifiche asseriscono che viaggiando alla velocità della luce il tempo si arresterebbe.
Dev'essere vero, perché è luce autentica quella che inonda l'essere, cellula per cellula, negli istanti eterni in cui il tempo si ferma e i suoi petali sbocciano espandendone la durata in un persempre che irradia.

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