7.9.02

Sensazioni... stupefacenti

Durante l'adolescenza, tutte le volte che mi capitava di fumare una canna finivo col considerare eccessiva l'attenzione dedicata a tale pratica, in quanto le sensazioni che mi procurava non mi sembravano affatto straordinarie. Rimaneva più che altro il piacere di farlo in compagnia di persone simpatiche. Fu solo qualche anno dopo che una sera, in contemporanea con un amico (bastò uno sguardo per capirci), avvertii un "TUM" dentro la testa e mi sentii piacevolmente sconvolto. E da allora seppi che cosa voleva dire.

Nella sfera sentimentale spesso succede la stessa cosa. Alle prime esperienze crediamo di avere incontrato l'amore, che l'essere innamorati sia quella cosa lì, una vaga felicità condita da un po' di euforia, e chi può dirci che non abbiamo ragione? Poi però capita anche in questo campo, inaspettatamente, addirittura con persone cui non avremmo mai pensato di legarci, di avvertire un "TUM" dentro la testa o dentro il cuore, o magari può essere "WHAM", "UOSC", "BRRZZ" o che altro... Insomma, ci capita di sentirci piacevolmente sconvolti nello scoprirci interi e di risuonare amorevolmente e instancabilmente nel condividere ogni momento con l'altra persona. Non esiste più la banalità, le routine si trasformano in potenziali scoperte di aspetti fino ad allora un po' trascurati, riusciamo a sorridere perfino degli inconvenienti che ci facevano imbestialire: tutto questo perché ci fiondiamo all'essenziale.

L'essenziale è ciò di cui siamo fatti: qualcosa difficile da definire, ma che sicuramente valica i nostri limiti fisici, superando la composizione puramente materiale che comunque ci serve per vivere e per godere.
Tutto bello, tutto perfetto? No, purtroppo esistono ostacoli costituiti da situazioni particolari, mancate corrispondenze, incomprensioni, tutte complicazioni che ci sappiamo costruire ad arte per rinviare l'accesso alla felicità da paradiso terrestre che potremmo destinarci qui ed ora.

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