Un anno, una vita (o forse di più)
Era il 22 novembre dell'anno scorso, giovedì, santa Cecilia protettrice del canto, quando andai per la prima volta da V. previo appuntamento preso per me dalla principessa radiosa. Arrivai là sereno, aperto e curioso in giusta misura. Sapevo che faceva "scrittura automatica" e volevo ascoltare. Mi chiese per quale motivo fossi lì e risposi: "Perché penso che questa esperienza possa aiutarmi a crescere". I successivi sviluppi mi avrebbero dato ragione.
La crescita personale è un processo comunque ineludibile, ma può rallentare fino quasi alla stagnazione se non rimaniamo sempre vigili e presenti a noi stessi; un aiuto esterno può contribuire a farci accelerare. A tale proposito, se sapremo approfittare delle opportunità che la vita ci offre, qualsiasi percorso si decida di intraprendere potrà essere valido, ma senza dubbio ce ne sono alcuni che potenzialmente permettono di progredire più velocemente di altri.
Quel giorno, dunque, una volta che mi fui accomodato su una sedia di fronte al suo scrittoio, V. cominciò a scrivere:
Consideriamo questo tuo passo molto decisivo e ti riconosciamo la qualità di un'essenza che si sta condonando alla luce ti consideriamo attivo e sommamente presente a te stesso per cui la p. 149 del g.d.l. ti si addice.
Lessi dunque quel brano del Manuale del guerriero della luce di Paulo Coelho:
"Dai allo sciocco mille intelligenze, ed egli non vorrà null'altro se non la tua," dice il proverbio arabo. Quando il guerriero della luce comincia a piantare il suo giardino, nota che il vicino lo spia. A costui piace dare consigli su come seminare le azioni, raccogliere i pensieri, irrigare le conquiste.
Se il guerriero presterà ascolto a ciò che l'uomo sta dicendo, finirà per fare un lavoro che non gli appartiene: il giardino a cui si sta dedicando deriverà da un'idea del vicino.
Ma un vero guerriero della luce sa che ogni giardino ha i propri misteri, che solo la mano paziente del giardiniere è capace di decifrare. Perciò preferisce concentrarsi sul sole, sulla pioggia, sulle stagioni. Sa che lo sciocco che dà consigli sul giardino altrui non sta badando alle proprie piante.
Era lampante l'invito ad ascoltare me stesso senza seguire necessariamente le orme altrui. Riprese a scrivere:
Come vedi è chiaramente consentito il consenso a questioni superiori e ora la p. 119 dell'I Ching
Era una pagina in cui tra altre cose si parlava della potenza della musica e del valore terapeutico del canto (che avrei sperimentato quella sera stessa).
Di nuovo la penna di V.:
Compreso!!! Ora ti consigliamo di andare sul lettino poiché ne parlerete dopo di ciò che è un'esperienza del sé ma se vuoi dire qualcosa prima parla
Se non ricordo male dissi che quando avevo preso l'appuntamento pensavo di non avere alcun problema e invece da qualche giorno mi sentivo il cuore pesante (causa un distacco sentimentale cui non mi volevo rassegnare - di cui forse nel profondo non mi sono ancora fatto una ragione).
Detto questo vai.
Mi tolsi le scarpe, chiesi se dovevo togliermi anche il maglione, ma mi rispose che spesso sul lettino capitava di avere freddo perché durante le sedute "si va su ".
Ovunque mi trovi, ho facilità al rilassamento e nemmeno quella volta feci eccezione. Non mi parve di avvertire sensazioni eccezionali una volta chiusi gli occhi, benché mi sembrasse di vedere una sorta di cerchio di fuoco attraverso il quale sarei dovuto passare. Però effettivamente sentivo la "presenza" di V. che si spostava mentre le sue mani si muovevano in aria intorno a me.
Alla fine mi disse di avere compiuto un lavoro di connessione tra la mia parte maschile e quella femminile (Yang e Yin, destra e sinistra) che risultavano completamente separate, spaccandomi in due verticalmente.
Tornammo alla scrivania e lei scrisse:
Commentiamo la seduta dicendo che è stato fatto un lavoro di connessivo consenso alla riconosciuta espansione e che nei prossimi giorni ti renderai conto del senso di benessere che può dare un conduzionale corretto assetto di un sistema che si è unito allo stesso modo di un esempio di cui parleremo in altro momento ti salutiamo e sappi che ti renderai libero
Presi appuntamento per la settimana successiva.
Raccontando queste cose, mi sembra veramente che in un anno sia passata una vita (o forse di più).
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