7.1.03

Avevo chiesto di scrivermi e sono stato accontentato.

Alessio mi ha mandato un lungo e interessante messaggio via e-mail e ho pensato di pubblicarlo un po' alla volta, sperando di stuzzicare commenti e considerazioni (in calce agli interventi, per posta elettronica o nel forum).

E se Dio fosse uno di noi?

E' con questa frase che è iniziato il mio singolare dialogo con Dio.
Sì, è proprio così, sono riuscito e riesco ancora a parlare con Dio.
... Ma tu Dio parli con tutti?
Una delle cose di cui la gente si deve convincere è che io parlo con tutti. Senza interruzione. La domanda non è a chi parlo, ma: chi sta a sentire?...
Non essendo stato ancora messo in croce, posso raccontare la mia particolare esperienza che, alcuni di voi, potranno definire assurda.
Tutto iniziò parecchi mesi fa dopo una serie di giudizi negativi da parte di una donna che aveva criticato il mio comportamento nei confronti di 2 persone a me molto care.
Questa situazione creò dentro di me tante paure e sensi di colpa derivati anche dalla perdita di fiducia che loro ebbero nei miei riguardi.
Quando il peso di questi sentimenti divenne insostenibile concentrai la rabbia in una domanda rivolta a chi sapevo di non aver deluso: "Dio, ma che cosa ho sbagliato?"
Stranamente questo interrogativo ebbe una risposta che si formulò nella mia mente sotto forma di un pensiero inconfutabile che mi diceva: "Non esiste nulla di sbagliato, esiste solo ciò che non ti serve a ricordare chi sei e dove stai andando!"
Sbalordito e allo stesso tempo incuriosito continuai a fare domande per capire con chi stavo parlando e soprattutto come avevo ottenuto quella risposta.
Nella mia mente si accese un altro pensiero che mi spiegava che quella voce interiore era Dio e che ero riuscito ad ascoltarlo perché il mio interrogativo era stato formulato con l'emisfero sinistro del mio cervello ( parte razionale ), ma che in realtà non cercando una risposta lasciai spazio alle sensazioni collegate all'emisfero destro.


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Qualcuno di voi vive o ha vissuto esperienze analoghe? Indipendentemente dalle parole scelte per definire le cose, credo sia importante individuare e condividere eventuali affinità essenziali.

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