La lettura delle rune o delle carte o della mano o degli astri, tanto per fare qualche esempio, secondo la mia piccola esperienza funziona nella misura in cui chi legge è chiaroveggente, cioè in grado di vedere oltre. Gli oggetti e le cognizioni che si utilizzano sono strumenti, inefficaci senza la persona in grado di interpretarli.
Mi viene in mente una pagina dell'Alchimista di Paulo Coelho, in cui il protagonista riesce a prevedere l'esito di una battaglia guardando il volo di due uccelli: ogni parte sta per il tutto, ogni cosa può costituire un messaggio per chi la saprà leggere.
E tutto questo spiega per esempio come mai a distanza di circa un anno due persone diverse, distanti tra loro, che non si conoscono né conoscevano la mia situazione mi hanno detto o scritto le stesse cose riguardo al mio incontro con la principessa radiosa.
Le carte astrali hanno confermato le rune parlando di tre livelli: quello degli amanti, quello dello scambio energetico e quello dell'evoluzione spirituale. L'hanno fatto in termini talmente precisi da stupire la razionalità o meglio la convenzionalità su cui siamo soliti basare la nostra rete cognitiva. Ma non hanno stupito il cuore, che sapeva e che sa ancora, anche quando viene confinato.
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