14.3.03

L'altro giorno

In un anticipo di primavera non atteso, anche gli effluvi giocano a stupire. In piedi assorto nella lettura del giornale fresco di edicola, è il tuo odore dolcemente ambrato a prendere improvvisamente corpo nella mia sfera di percezioni, malgrado l'ottundimento olfattivo da raffreddore allergico.
Mi volto cercandoti con lo sguardo e con il cuore, mentre già il cervello razionale si prende gioco del mio agire. Sorride al perdurante mio scrutare negli spazi dell'intera piazza, al mio voler vedere l'impossibile.
Non mi rimane che dirti, pronunciandolo con sapida tenerezza: "Buongiorno, principessa" e incamminarmi verso casa.

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