Il 12 aprile fu una giornata memorabile. Sette ore e mezza da V. e una serie di esperienze euforicamente sconvolgenti; in tutto tre sedute senza mai andare sul lettino.
In mattinata vengo invitato a partecipare a una seduta mettendo le mani su una donna che se ne stava sotto una coperta, terrena come l'Africa e a me sconosciuta quanto l'immenso continente. Alla fine mi fa i complimenti: "Hai una bella energia". Dal canto mio, avverto un duplice senso di unità: con me stesso e tra me stesso e il resto dell'universo. L'energia si muove specialmente in zona pelvica, con pulsioni che denotano il risvegliarsi della mia parte femminile.
Passiamo poi il tempo in sei persone, equamente divise per genere sessuale, mangiando parlando leggendo e scavando gli uni negli altri, con serenità e allegra dolcezza.
Dopo varie considerazioni, scoperte e intuizioni, io e A. veniamo designati per occuparci di S., che lamentava mal di schiena e si sentiva a pezzi. La seduta è meravigliosamente benefica per tutti e tre e la condivisione successiva è strabiliante nel confermare che le cose vissute e provocate semplicemente muovendo le mani in aria sono successe veramente. Tra le altre cose, S. si è sentita cullare dai piedi (vicino ai quali ondeggiavo con le mani), ha avvertito un forte calore alla fronte (avevo avvicinato la mia alla sua, inebriandomi mentre sentivo fluire i nostri due sé come se non avessi la parete frontale), rivela di avere appena subìto una delusione sentimentale dalla quale sta uscendo con fatica e dolore (come quello che ho patito fisicamente assorbendolo da lei nel mio braccio sinistro... per il solito gioco degli specchi che si rivela in quasi ogni interazione tra esseri umani).
Infine, prima di sera, una seduta collettiva con 5 persone intorno al lettino su cui stava V.: al momento non mi era sembrato di aver cavato granché da questa esperienza, ma in tarda serata ho avuto modo di verificare come mi si fossero aperti nuovi canali.
Una maggiore sensibilità di cui mi accorgevo dapprima percependo come scia fredda l'aura negativa di un certo personaggio; poi, a notte inoltrata, beandomi di un inopinato incontro con la principessa radiosa: bellissimo per l'intensità degli stupendi scambi energetici alti avvenuti e percepiti (io con malinconia, lei con profonda commozione). "Ti ho trovato molto più avanti", mi dice successivamente. Mi si era annunciata stanca e quasi sul punto di crollare, ma è stato tale il carico vibrazionale che lo splendore ha prevalso (e avvicinando la fronte a lei ho sentito come se mi si avviasse un motore di frigorifero in testa).
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