La condivisione raddoppia il piacere, ma non solo: riduce il dolore, aumenta la consapevolezza, aiuta a frantumare gli ostacoli.
E gli altri, facendoci da specchio, contribuiscono a illuminarci evidenziando anche gli aspetti che fatichiamo a vedere o a riconoscere.
Questo risulta particolarmente palese nelle sedute o procedure che dir si voglia (per intenderci, quelle in cui si "muovono le mani in aria").
In tali occasioni la condivisione è di fondamentale importanza: comunicare anche verbalmente agli altri le proprie sensazioni è utile per un confronto e spesso per una conferma di quanto è stato avvertito da chi ha partecipato allo scambio energetico, al fluire magico che si instaura tra chi "opera" e chi "riceve" (e scrivo tra virgolette proprio perché quasi sempre di scambio si tratta e non di fruizione passiva).
Il gioco di specchi si manifesta inequivocabile ogniqualvolta ci rendiamo conto che a seconda di chi ci troviamo di fronte sarà toccata una diversa sfaccettatura del nostro complesso essere e che noi stessi sapremo cogliere nel prossimo quelle sfumature che per un motivo o per l'altro ritroviamo nella nostra esperienza personale. Anche per questo potremo aiutando aiutarci.
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