Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta
Primo Levi, Se questo è un uomo
20.1.06
Periodo di tette. Problematiche. Noduli. Così mi dicono amiche e parenti (una dolcemente cara amica e una bella zia, per l'esattezza).
Noduli ha la stessa radice di nodi. Che infatti vengono al pettine.
Un testo consigliato da chi per esperienza diretta ne sa più di me è il seguente: Ogni sintomo è un messaggio, di Claudia Rainwell.
Mi sembra che il titolo dica già tutto e riconfermi quanto già accennato in precedenti occasioni.
Noduli ha la stessa radice di nodi. Che infatti vengono al pettine.
Un testo consigliato da chi per esperienza diretta ne sa più di me è il seguente: Ogni sintomo è un messaggio, di Claudia Rainwell.
Mi sembra che il titolo dica già tutto e riconfermi quanto già accennato in precedenti occasioni.
17.1.06
16.1.06
Concordo con questa definizione dell'astrologia data da mariemarion:
Quel che io leggo non è destino immutabile
ma una sorta di codice di viaggio per ogni pioniere della vita
E secondo me vale anche per altre forme di chiaroveggenza.
Quel che io leggo non è destino immutabile
ma una sorta di codice di viaggio per ogni pioniere della vita
E secondo me vale anche per altre forme di chiaroveggenza.
13.1.06
10.1.06
Respiri male, non hai trovato ancora il ritmo del fiato. Succede, anche senza aver corso: ansia e assenza, malinconia e mancanza si traducono nel disallineamento tra i vari corpi, nella mancata unità di fisico e spirito.
Esiste un esercizio e te ne ricordi, ma per strada sarebbe imbarazzante e allora lo abbozzi soltanto. Tuttavia, già il fatto di chiedere aiuto ti fa stare meglio.
Continui a camminare, un po' più sollevato seppur conscio della temporaneità del rimedio.
Sulle scale, incontro una nonna coi due nipotini: uno sta in braccio. Ci sta sempre, da 4 anni, perché per un problema genetico non cammina (non cammina ancora, aggiungiamo un avverbio di speranza). Incrociandoli al secondo piano, deposito a terra le borse della spesa e mi offro. Il piccino acconsente sorridendo e così, portando con gioia un peso altrui, scarico per un momento i miei gravami.
Esiste un esercizio e te ne ricordi, ma per strada sarebbe imbarazzante e allora lo abbozzi soltanto. Tuttavia, già il fatto di chiedere aiuto ti fa stare meglio.
Continui a camminare, un po' più sollevato seppur conscio della temporaneità del rimedio.
Sulle scale, incontro una nonna coi due nipotini: uno sta in braccio. Ci sta sempre, da 4 anni, perché per un problema genetico non cammina (non cammina ancora, aggiungiamo un avverbio di speranza). Incrociandoli al secondo piano, deposito a terra le borse della spesa e mi offro. Il piccino acconsente sorridendo e così, portando con gioia un peso altrui, scarico per un momento i miei gravami.
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