30.5.03

Nell'aria si diffonde la voce, nell'aria ammiriamo i colori, nell'aria possiamo muovere le mani.
Invece i baci nell'aria anziché sulla pelle fanno tanta tristezza.

Abbiamo una sola parola, amore, per definire un intero universo di relazioni affettive.
Ad ogni cambiamento corrispondono diverse manifestazioni, è giusto.
Tutto giusto, salvo la freddezza.

29.5.03

nulla avviene per caso nulla avviene per caso nulla avviene per caso nulla avviene per caso nullà avviené per caso nullà avviené per caso, nullavviene per caso, nullavviene per caso nulla avviene per caso nulla avvienerper casò nullaaa avvieneper casò nulla avviene per caso nulla, avviene per caso. Nulla avviene per caso nulla avviene per caso, nullaaa avviene per caso. Nulla avvienee per caso.

nulla avviene per caso

nulla avviene percaso?

Nulla avviene. Nulla avviene, per caso?


nulla avviene per caso niulla avviene per caso nulla avviene per caos nulla avviene per caso òper caos per caso o per caos

nulla.

27.5.03

Ho preso una capocciata aprendo la porta del frigorifero. Il ghiaccio ha sgonfiato solo parzialmente il bernoccolo frontale. Devo vedere se il reiki (chiamiamolo così) funziona anche su me stesso.
Negli ultimi giorni sembra che su altre persone abbia funzionato.
L'altra mattina mi è venuto di avvicinare le mani alla fronte e poi a un emisfero corporeo di una persona con un'aura molto ampia, con una fonte apertissima dal chakra superiore (presuppongo queste cose dal fatto che le mie mani sguinzagliate in aria descrivevano contorni amplissimi, laddove solitamente mi viene spontaneo rimanere molto vicino alla superficie del corpo fisico, quasi aderente all'epidermide). Non so perché mi ci ero avvicinato, ma me lo ha spiegato poi lei, lasciandomi sbigottito con un ringraziamento per averle tolto il mal di testa che a mia insaputa le infiammava il risveglio... ennesima conferma che è bene lasciar fare alle mani e seguirle.
Ieri pomeriggio con un'altra persona mi sono reso disponibile in un luogo pubblico e non mi sono lasciato intimidire dalla modestia, esprimendole una possibile diagnosi per la sua cefalea e azzeccandola dopo averle avvicinato la mano sinistra, con la quale mi sembrava di assorbire le sue infiammazioni allergiche agli occhi e all'apparato respiratorio superiore.

Perché dico tutto questo?
Perché io stesso mi stupisco di fronte a piccole manifestazioni di una realtà più grande di ciò che normalmente consideriamo essere.

Nel forum ho trovato un messaggio di IN (grazie!) che pone l'interrogativo:
Ma che tipo di sedute fai?
Vedi, qui sopra ho usato il termine "reiki", benché ciò che mi capita di fare non sia codificato. Chi ha la pazienza di sfogliare gli archivi troverà qualche descrizione, così come leggendo questa pagina. In molte sedute mi sono affidato a mani altrui, all'energia di chi operava su di me, lasciando che l'universo abbracciasse e guidasse gesti annullando le intenzioni in uno scambio di bene superiore. Non sono state molto diverse dalle sedute nelle quali qualcun altro, consapevolmente o meno, si affidava a me. In entrambi i casi, nessuna codificazione, nessuna regola (se non quella di lavarsi le mani dopo, per scaricare eventuali negatività ma soprattutto per staccare i contatti). La prima seduta nella quale anziché stare sdraiato sul lettino mi fu chiesto di "operare", le uniche istruzioni ricevute furono: "Sii le tue mani". Le mani, a lasciarle andare, tendono a muoversi nell'aria. Compiono movimenti che al momento possono parerci incomprensibili, ma che hanno sicuramente ragion d'essere e troveranno probabilmente spiegazioni grazie al confronto delle esperienze vissute, alla condivisione verbale che sarebbe utile tenere dopo ogni interazione di questo genere.
Con l'esperienza, anche in queste procedure si finisce col riconoscere nei nostri specchi e cioè negli esseri umani con i quali veniamo in contatto ciò che può essere causa di malessere, dolore, sofferenza, ma anche le possibili aperture verso sentieri e cammini di evoluzione e crescita. E allora credo proprio avvengano incontri di anime. Sempre interessanti, spesso molto belli.

23.5.03

Il silenzio. Che bello il silenzio...
Ci permette di ascoltare, di guardare meglio le cose. Ci permette di ascoltarci, di guardarci meglio dentro. Che bello il silenzio!
Le parole però sono meglio del silenzio.

Le parole. Che belle le parole...
Possono rivelarci le cose, possono aiutarci a ricordarle. Possono aiutarci a rivelare noi stessi, ricordarci chi siamo veramente. Che belle le parole!
I gesti però sono meglio delle parole.

I gesti. Che belli i gesti...
Un gesto nell'aria può dire molto. Può dire molto anche a distanza. Perché compiere un gesto è già più che dire una cosa, implica un coinvolgimento fisico della volontà che si esprime, che si espone, che non si accontenta di trasmettere qualcosa... a parole. Che belli i gesti!
Le carezze però sono meglio dei gesti.

Le carezze. Che belle le carezze..!
Le carezze, e poi gli abbracci, e i baci, e stringersi e intrecciarsi e far l'amore.
Far l'amore è il meglio di tutto. E allora sì, dopo i mugolii, allora sì che anche il silenzio può diventare un'altra cosa. Meglio di tutto.


[ per te, amore mio ]

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Nomi

Ho partecipato alla rilevazione promossa da Squonk sugli pseudonimi e i titoli delle nostre pagine in rete: datemi il nome del blog, il suo significato ed il motivo della sua scelta.

Il mio contributo è stato il seguente:
[ vocenarrante è venuto fuori dall'esigenza di raccontare non visto esperienze che mi sarebbe stato difficile divulgare palesandomi anagraficamente. Perché nell'ambito dell'evoluzione spirituale come in quello delle passioni d'amore le questioni possono essere assai delicate. ]

Dopo avere risposto, mi è capitato di leggere queste righe da un racconto di Antonio Tabucchi:
...magari posso spiegarle l'origine del nome, il significato, ma cosa vuol dire per noi questo non può capirlo nessuno, nei nomi c'è il tempo passato insieme, le persone che ci sono morte, cose fatte insieme, luoghi, altri nomi, la nostra vita.

"Le parole sono importanti", diceva quello. I nomi forse lo sono ancora di più.
Ricordo una frase che mi colpì in un florilegio di risposte date da alcuni bambini all'interrogativo "Che cosa vuol dire amore?"

Quando qualcuno ci ama, il modo che ha di dire il nostro nome è diverso.
Sappiamo che il nostro nome è al sicuro in quella bocca.

22.5.03

Ci siamo già incontrati?

Una segnalazione trovata sul blog di gat riguardante karma, vite passate e reincarnazione.
Se vi va di farci un giretto, fate clic.
Fu un viaggio lunghissimo, che sembrava non dovesse finire mai. Di giorno avanzavano al riparo della cortina di uccelli e la sera si fermavano nelle oasi incontrate cammin facendo. A volte capitava loro di non trovare oasi anche per due o tre notti consecutive. Allora si stendevano in mezzo al deserto, sempre protetti dagli uccelli che si disponevano tutto intorno in modo da formare una capanna, e lì, prima di addormentarsi, si sfamavano con i datteri che avevano sempre l'accortezza di portarsi dietro.
[...]
Una mattina svegliandosi trovarono che gli uccelli erano spariti. Davanti ai loro sguardi attoniti, le mura di Gerusalemme splendevano al sole. Naamah sfiorò con un dito una guancia di Salomone raccogliendo una lacrima:
- Tu stai piangendo - disse.
- Ho il sole negli occhi.


(da Gli uomini del libro, di Giacoma Limentani)

20.5.03

quando ripassa la nostra astronave?

19.5.03

Potrei esser morto e rinato venti volte, e forse è successo davvero. In questa vita, intendo, senza tirare in ballo visioni karmiche di reincarnazioni e altri vissuti.
Dicono che dò serenità, che sono positivo. Lo so, lo so quando sento rimbalzare il mio sorriso sull'anima altrui, che si sente rinfrancata, riconosciuta individualmente nel per sempre di un istante.
Eppure ogni tanto qualcosa dentro fa pluf e non sono in tempo a riafferrarlo con la manina prima che sprofondi nell'oscurità degli abissi insondabili. Succede quando la stanchezza cancella per un momento speranze e fiducia, quando tutto si annerisce. Dico per un momento non volendo venir meno al mio ottimismo conclamato, neanche quando a far pluf è il cuore intero, ingiustificatamente, inaccettabilmente, irragionevolmente.
Dico per un momento perché so che è così, voglio che sia così. Perché domattina mi sveglierò e troverò il sole. E se anche il cielo fosse coperto, saprò che è lassù. Un astro che scalda da lontano ma che non si lascia toccare.

17.5.03

come mai non scrivi? mi mancano i tuoi post: mi danno serenità.

Trovare un commento così e non rispondere sarebbe impossibile. Grazie Taurie per il tuo esplicitare ciò che provi. Non è da tutti.

Stasera c'era luna piena in cielo, quasi al suo zenith, quando sono rientrato a casa. L'ho guardata un po', prima di muovermi dal marciapiede sul quale ero approdato dopo un gentile passaggio in macchina.
Volevo leggerci qualcosa, ma per fortuna non sono riuscito a far altro che apprezzarne la bellezza, stagliata nel cielo con forza otticamente superiore a mille lampioni. Lassù a risplendere, limpida e venata d'azzurrità lontane e profonde, lontane eppure così intime al mio essere, apparentemente irraggiungibili e invece già dentro di me, da sempre.
Le stelle, stanotte, non esistono. C'è solo la luna, la mia luna. La guardo e non so se mi vede, ma non ho bisogno di parlarle per sapere che mi ascolta.

13.5.03

L'altro giorno ho visto dal vivo diverse persone che come me scrivono in rete. L'occasione o meglio il teatro dell'incontro è stato il Webbit di Padova. Solo a un paio di loro però mi sono rivelato.

In un caso si tratta di qualcuno che mi conosceva ma non sapeva fossi vocenarrante. Alla sorpresa iniziale è seguito un sentire diverso, come se di botto la conoscenza si fosse trasformata in intimità spirituale.

In un altro caso, il discorso è saltato fuori perché si parlava di sincerità e identificazione. Di come talvolta per potersi esprimere in modo totalmente libero sia opportuno celarsi dietro uno pseudonimo. Poi siamo passati a discettare di libertà espressiva, chiedendoci se debba necessariamente essere domata per incanalarsi nei sentieri della comprensibilità:
"...è la mediazione tra espressione e comunicazione".
"Bella risposta! La capirò tra un anno..."

Le parole, incarnazione dell'anima, si rarefanno all'incontro degli sguardi. E ciò che resta dopo è ineffabile. Baci.

11.5.03

21, figura di tre, è sicuramente un numero magico (7 x 3). Lo conferma anche la smorfia napoletana.
Ventuno sono le canzoni di una raccolta che recentemente ho creato per farne dono augurale. Per me è importante che in un regalo ci sia qualcosa di chi lo fa, qualcosa di chi lo riceve e magari qualcosa in comune.

1. A primeira vista (Chico Cesar)
2. Voilà l'été (Les Négresses Vertes)
3. Amore lontanissimo (Antonella Ruggiero)
4. Flip flop and fly (Joe Turner)
5. Laughing (David Crosby)
6. Ale brider (Moni Ovadia)
7. Wait until tomorrow (Caetano Veloso e Gilberto Gil)
8. Je chante (Charles Trenet)
9. Blister in the sun (Violent femmes)
10. Guarda che luna (Fred Buscaglione)
11. Song with no words (David Crosby)
12. Blackbird (Dionne Farris)
13. Pata pata (Miriam Makeba)
14. A prosa impurpura do caico (Chico Cesar)
15. I wonder why (Dion & the Belmonts)
16. Guayaquil city (Mano Negra)
17. A luta continua (Miriam Makeba)
18. Didn't leave nobody but the baby (Gillian Welch, Alison Kraus, Emmylou Harris)
19. Boum! (Charles Trenet)
20. Salga la luna (Mano Negra)
21. C'è tutto un mondo intorno (Antonella Ruggiero & Timoria)

Come ricordavo l'altra notte, la musica è amore, l'amore è musica.

La musica sa parlarci, raccontare, toccarci, commuovere, straziarci, dire addio. O arrivederci, chi può saperlo?

9.5.03

La musica è amore, l'amore è musica

Dove sta la musica? Nello spartito sul quale è scritta, nello strumento che la esegue, nell'aria che la trasmette, nel timpano sul quale vibra, nel cervello che la decodifica, nel corpo che la recepisce? Dove?
Dove sta l'amore? Nelle parole che lo descrivono, nel corpo che ne freme, nei gesti che lo comunicano, nell'epidermide che ne accoglie i brividi, nello sguardo che ne brilla, nel cuore che lo recepisce? Dove?

Forse stanno ambedue nella magia che unisce il tutto.

7.5.03

Che oggi fosse un giorno speciale già lo pensavo... Taurie conferma la straordinarietà delle donne del Toro.
Auguri di buon compleanno anche a te!
7 maggio

Tanti auguri di cuore, Layla, buon compleanno!

6.5.03

Per tutti il compleanno è una data importante, credo. Ricorda il momento della nascita, che resta indubbiamente impresso nella nostra vita, anche se pensiamo di essercene dimenticati.
C'è chi sostiene che la disposizione degli astri in quel preciso momento la nostra vita la determini. Preferisco credere che l'astrologia sia piuttosto un codice che come tanti altri inscritti nella realtà circostante potrebbe aiutarci a capire meglio noi stessi e i messaggi che la vita ci vuole trasmettere. Ferma restando per noi la possibilità di costruirla, la nostra vita, pur nei limiti delle inclinazioni personali. Imparare a conoscere quei limiti, peraltro, significa avere già compiuto mezzo passo verso il loro superamento.

Oggi è il compleanno di una delle persone che più assiduamente mi onorano con la frequentazione attiva di queste pagine: si tratta di Bea, cui vanno i miei migliori auguri.

4.5.03

L'affettuosa Taurie in un commento a parole su destino e libero arbitrio chiede:
e se non si sa nuotare?

Un pezzo di zattera cui attaccarsi si trova sempre. Il problema è riuscire poi a staccarsene, pena il non godere appieno dell'immersione nelle acque della vita. E mi basta pensare a quanto mi piace nuotare nudo nel mare per indurmi a slegarmi da tutto. Ma è bene farlo quando si capisce che si può nuotare da soli. Poi, nuotando da soli, si potrebbe anche incontrare qualcuno con cui disegnare fluttuando una danza. Nell'eterno flessuoso sorridere.