12.6.08

Ho fatto uno strano sogno l'altra notte, decisamente distante dalla mia situazione attuale e storica.
In quel sogno c'era un uomo (!) che mi annunciava, rammaricato e sull'orlo delle lacrime, che mi avrebbe lasciato (!). Io lo rassicuravo dicendo che comunque non ero innamorato e che non avrei sofferto.
Mi sono svegliato, in ora antelucana, alquanto perplesso. Forse, osservava un'anima cara cui l'ho confidato, mi sono svegliato proprio per poterlo ricordare (ché continuando a dormire, probabilmente sarebbe risprofondato nell'inconscio).
Solo a un riesame successivo sono riuscito ad attribuire un possibile significato a questa esperienza onirica. L'ho fatto interpretandola in modo evolutivo e così l'ho trovata potenzialmente illuminante: forse quell'uomo rappresentava una parte di me che parlava a me stesso. Nel sogno, mi sentivo molto più consapevole di lui, oltre che più saggio e addirittura in grado di compatirlo, ma con un garbo capace di non ferire. Così ho pensato che magari quella era la parte più stupida di me che stava per lasciarmi: giustamente la salutavo senza rimpianti e per fortuna senza rancori.