30.5.06

Quando trovi un bivio, imboccalo

Se il terreno dietro di te è franoso, un passo in più t'impedirà di tornare indietro, ma un passo in meno sarebbe fatale.

Al di là del crepaccio la mano sembra vicina, nella voce e nell'aria, forse lo è davvero, ma nel cuor tuo dolente sai che in realtà per riaccarezzarla il cammino sarà in ogni caso più lungo di quel che vorrebbero i tuoi slanci.

Se non si va non si vede, diceva il buttero in quel film e spronava il cavallo. Scevro da lacerazioni, usava il dubbio come stimolo positivo.

Al di là delle colline sai e non sai quel che troverai, ma la pazienza di aspettare ancora un poco il dipanarsi del reale, quella devi trovarla in te. Trovarla e ricordarla mentre cammini.

Se lanci il tuo amore in aria vedrai poi quali colori rimarranno sospesi, a brillare. Al di là di.

19.5.06

Questo in un certo qual modo corrisponde a quanto mi è stato detto, con sfumature e toni diversi, ma da più di una fonte, su di me e a proposito di queste pagine:

Metti da parte i preconcetti e il linguaggio che usi per ingabbiare le tue esperienze ed entra in comunione con l'essenza primordiale delle cose.

Ci proverò (anzi: lo farò, dato che "non esiste provare, esiste fare o non fare"). Intanto cerco di ritornare con lo sguardo al qui e ora, fuori e dentro di me, tenendomi aperto seppur vigile. Davvero non so prevedere le evoluzioni, nemmeno a breve periodo, ma voglio esser fiducioso sul fatto che quel che sarà sarà il meglio. E allora devo reimparare a respirare lungo, ché un'anima dal fiato corto non può far capriole (e il fatalismo non è passività, ma comprensione profonda).

12.5.06

(e come colonna sonora, potrebbe andarci bene quel pezzo dei Rolling Stones...)

Non sempre puoi ottenere quello che vuoi
ma se ci provi prima o poi
troverai
proprio quello che ti serve.


You Can't Alway Get What You Want (Jagger-Richards)

11.5.06

Quando adotto un punto di vista neutro, che non è distaccato, ma che riesce a stare a distanza (quello che qualcuno definisce "il punto di vista dell'anima"), allora sono fiducioso. Fiducioso che qualsiasi cosa accadrà, sarà quello che mi serve in termini evolutivi, ma non solo: sarà anche quello che mi porterà più felicità, gioia, serenità.

Ammetto che non sempre si compie tale neutralizzazione, ma tutto sommato ne sono contento. Come scoprirono perfino gli angeli caduti dal cielo di un film, è bello e irrinunciabile percepire direttamente le asperità delle umane sensazioni. L'Amore mi piace condito di tutte le specialità terrene, dove l'acqua si mischia con la terra per costruire, o si distilla attraverso il fuoco per creare.

4.5.06

Dunque giunge il momento di applicare quello che sostieni e ammannisci come consiglio agli altri: affronta le cose una alla volta, non farti angosciare da quella sovrastruttura mentale che chiamiamo tempo.
L'essere ha molto a che vedere con il fare.

3.5.06

Una notte scrissi:
c'è qualcosa che non mi scende, che non digerisco, ma sarà l'orario, o la stanchezza, o l'affollarsi di emozioni contrastanti
sempre più bisogno di nettezza, ma devo procurarmi l'acqua per lavarmi


Un angioletto di amica mi rispose:
l'immagine che mi viene è quella di una pozza cristallina nella foresta, con la cascata. l'acqua è mossa dall'impeto della caduta e non puoi vedere sotto. devi metterti sotto la cascata e lasciarti bagnare. e stare fermo, ché l'acqua scorra.