23.11.06

Ciascuna fase di passaggio è come il momento della nascita, tratto di percorso doloroso e traumatico, ma vitale per antonomasia.

Per l'evoluzione personale, tale passaggio si potrebbe raffigurare come l'attraversamento di un diaframma semisolido; quasi un setaccio, fatto per smontare in molecole e scombussolare, atomizzandoci fino al momento della ricomposizione, naturale eppur sorprendente, una volta che saremo passati oltre.

Oltrepassare, oltre il passato, altro è passato, tutto lo farà.

22.11.06

22.11.05 :::

Esercizio

Riconoscere appieno il tuo sé come sorgente di luce, sentimenti, benessere.
Tutte cose che non hanno sede nella proiezione del desiderio su un'assenza.

Ritrovare la scintilla lì dov'è, accogliere quel che c'è, capire perché serve viverlo attraversarlo risolverlo.
Tutte cose da dirsi e ricordare quando si sta bene, per applicarle poi anche nell'evenienza di momenti ardui.

::: trasmesso da voce alle 17:01

13.11.06

sul viso corrucciato stira un sorriso

tendi i muscoli facciali a rilassare il pensiero e senti subitanea la vibrazione che ti culla tra Ajna e il chakra coronale

abbandònati per un fuggevole eterno istante
alla tua scintilla

guarda la tua malinconia come guarderesti l'erba piegata dalla brezza, con la stessa considerazione che dedicheresti alle nuvole soffiate dal vento

è lì che sei, ora

sparpàgliati per ritrovarti
riaccendi ogni brace per riattivare il focolare intero dentro te

torna a illuminarti il sole interiore
intero, bello di una serenità da riconquistare

se questo è il prima, il poi sarà prezioso

6.11.06

Era parecchio tempo che non lo facevo, ma ieri me l'hanno chiesto e allora mi sono portato un bastoncino d'incenso alla lavanda (non male, benché preferisca ambra o sandalo, di cui però ero sprovvisto) e sono andato a fare una procedura a una signora. Psicologicamente è diverso dal trovarsi a mettere le mani intorno a qualcuno in situazione occasionale: in questo caso infatti si è trattato di una disponibilità accordata esplicitamente a richiesta altrettanto esplicita.
Come nelle precedenti occasioni, sono andato a casa sua, ma stavolta l'ho fatta sdraiare su un letto, poi ho acceso l'incenso e ho obbedito all'istinto delle mani. Lei si è completamente rilassata e forse addormentata. È andata bene, anche se a un certo punto mi ero impressionato, quando aprendo gli occhi ho visto che i suoi piedi si muovevano come in preda a una forza vibratoria incontrollabile, nel momento in cui mi sembrava di ripristinare i suoi flussi energetici nella zona tra i due chakra centrali (quello verde e quello giallo, cuore e plesso solare). Credo che il suo neuroma di Morton affondi le radici simboliche nei chili superflui che occultano le emozioni trattenute e le frustrazioni personali (ma si tratta di una semplice impressione, il mio non è né vuole essere un parere medico).

Oggi invece sono andato io ad affidarmi a V., come stabilito l'altra sera. Con lei non lo facevo da quattro anni e in assoluto, se escludiamo dal computo qualche trattamento estemporaneo donatomi in varie occasioni, l'ultima volta in cui mi ero sdraiato su un lettino per una procedura (dalle mani di L.) risale a due anni e qualche mese fa. Prima di parlarne, però, preferisco lasciar sedimentare gli effetti.

3.11.06

"Il passaggio dimensionale consiste in un cambiamento della frequenza alla quale si vibra."

Così potrei riassumere uno dei densi concetti incidentalmente trasmessi ieri sera da V. nella lunga e piacevole conversazione che ha sovrapposto o alternato racconti e intenzioni, storie personali e intuizioni generali, sashimi di salmone e vino bianco, tra molti sorrisi di cuore e qualche attimo di malinconia, generando la voglia di rivedersi presto, magari per una seduta che mi aiuti ad accelerare il compimento di ulteriori passi nel cammino evolutivo.

Intanto, rifletto su come il virgolettato, volendo, si attagli alle piccole o grandi modifiche interiori, quelle che non lasciano trasparire granché all'occhio panoramico, ma che ci pongono in modo sostanzialmente diverso nei confronti delle cose, di noi stessi e dell'interazione con gli altri.