25.6.06

Se vai in un monastero orientale a meditare, m'han detto, ti mettono a tagliare le verdure.
Ottima cosa questa delle piccole cose, simile all'ora et labora benedettino, mi pare. Recuperare il senso di ogni singolo gesto serve ed è pure bello.
A me, per esempio, servirebbe anche a evitarmi di far tracimare la rabbia esplosiva, disinnescandone i meccanismi di partenza grazie a un attaccamento distaccato come può essere quello di chi sa essere presente e guardarsi da fuori nel contempo.
Bello lo diventa nel momento in cui ti aiuta ad accrescere il gusto della percezione su più livelli, favorendo il percorso verso l'unità personale (mente-fisico-spirito), contestuale (tempo e azione), superiore (singola anima-tutto universale).

24.6.06

Margherita mi aveva scritto accennando a un'esperienza particolare e l'ho invitata a descriverla pubblicamente per questo spazio:

La settimana scorsa Regina Zanella di Sentieri dello Spirito ha organizzato una bella serata di pittura medianica, con il Medium brasiliano Florencio Anton. Mi trovavo proprio di fronte a Florencio e l'emozione era forte, sentivo la forte energia nell'aula della scuola.
In un'ora e mezza, dopo una breve meditazione con due giovani assistenti, ha fatto 12 quadri in successione, quasi sempre ad occhi semichiusi, con una luce appena sufficiente per fare una ripresa, canalizzando le entità di famosi pittori scomparsi, tra i quali Monet, Rembrandt, Picasso, Miró, Modigliani, Mary Cassatt, Castagnets.
Tempo medio di esecuzione: 5-7 minuti. So che ne canalizza più di 80.
Noi del pubblico dovevamo stare zitti, non fare foto al flash: c'era una bella musica ad alto volume che annullava le nostre onde cerebrali.
Splendidi quadri, non copie, ma quadri fatti ex novo come se lo spirito avesse ancora tanta voglia di dipingere... quadri che si trasformavano sotto ai nostri occhi: dopo avere fatto delle macchie marroni, che all'inizio mi lasciavano un po' dubbiosa, in qualche minuto ecco formarsi davanti a me uno splendido vaso di fiori dai colori sgargianti.
Un viso appena accennato che pareva di un bimbo su uno sfondo dai colori indistinti dopo qualche minuto si trasformava nel viso luminoso di una giovane dama con uno splendido cappello a firma Mary Cassatt. E vedendo i suoi quadri in rete pareva il suo autoritratto. E magico il bosco dipinto da Monet con una leggiadra figura femminile confusa nella macchia.
Al termine di ogni quadro apponeva la firma, la stessa firma che aveva il pittore in vita.
L'ultimo quadro è quello che mi ha emozionato di più. Dopo un'ora e mezza Florencio, abbastanza stanco e sudato, ci ha chiesto di fare il massimo silenzio, di concentrarci sulla musica, in pratica di mandare energia, come nelle guarigioni spirituali. Mi è già capitato di farlo con un grande medium guaritore brasiliano.
Ha iniziato con un sfondo scuro e a poco a poco si delineava un volto, allungato, con un filo di barba, gli occhi neri, vividi, cui Florencio dava tocchi luminosi, modificando man mano l'espressione. Ho visto subito che era uno splendido volto del Cristo dipinto e firmato da Rembrandt, con il tipico sfondo ocra scuro. Bellissimo e dolcissimo il volto...
Che dire, emozionante, soprattutto Florencio si è meravigliato, dal momento che di solito per fare un Rembrandt ci impiega ben 15 minuti, non 9 come l'altra sera.
Si vede che le energie erano tante... e alla fine le ha ringraziate e siamo andati via tutti abbastanza toccati dall'evento...
In Brasile ci sono ottime scuole anche di pittura medianica che ora Regina Zanella vorrebbe fare anche in Italia. Molto approfonditi sono gli studi sullo Spiritismo di Allan Kardec.
Ci sono anche da noi tante persone che fanno scrittura automatica, chissà che non riescano anche a canalizzare qualche splendido pittore del passato.
Poi hanno fatto un'asta di beneficienza per un centro in Brasile, cifra media 300 Euro.
Mi sarebbe piaciuto avere un quadro, soprattutto considerando che ha una forte energia, volevo il ritratto della Cassatt che mi è sfuggito, ma fra poco Florencio torna e io sarò lì... in prima fila.
Margherita


Che ne pensate? In che misura esperienze di questo tipo possono contribuire alla crescita evolutiva di chi vi assiste?

19.6.06

Momenti in cui la parola non basta, o in cui sarebbe troppo. Momenti in cui è una sfumatura a contare.
Fili d'argento sui quali scorre il non detto, grazie ai quali un'immagine o un'evanescenza ti permette di captare un modo d'essere e di rallegrartene - sia pure a distanza, con discrezione e auspicabile delicatezza.
Fili che badi a non intrecciare, a non intralciare nemmeno col pensiero.
Affinché tutto il bene vi possa correre lieto, lieve come sa esserlo la gioia ineffabile.

Al cuore privilegiato che ha scambiato amore per davvero questo pare bello.

(e il resto sarà colmato d'altre fortune)

5.6.06

Non ci si pensa molto, ma la nuvolaglia, vista dall'altro lato, è luminosa.

1.6.06

non puoi forzare porte che non ti vengono aperte, puoi avere solo la pazienza di aspettare seduta e poi andare via quando è il momento di farlo.
(da un commento di Flounder)


Pillola di saggezza, con un tocco di malinconia forse, comunque foriera di correttezza e pienezza.
Due le difficoltà da superare: far nascere crescere prevalere la pazienza cui s'oppone il tumultuoso scalpitare del desiderio contaminato da timori; capire quando è il momento giusto, quello a partire dal quale non avrà più spazio il rimpianto.