25.1.07

M'assopisco e sento che allunghi mani e voce per toccarmi l'anima. Di soprassalto mi ripiglio, nel torpore mi risveglio, vedi comprendimi non è che non voglio, ma sto tutto in subbuglio, per il mio cuore è un maglio se d'irrealtà si schiaccia. Ti vedo viso e faccia, fin troppo ci cincischia quel soffio tuo distante, lungi da me, di voluttuosa velleitarietà. Sapermi percepito fin dal tuo profondo è bello e confortante di per sé, ma scontra e cozza duro sull'io, pestando e spiaccicando l'ali al tribolato volo d'un coleottero deluso.

21.1.07

When the Moon is in the seventh house
And Jupiter aligns with Mars...


Così comincia il canto che conduce verso l'era dell'Acquario. Quella bella, affascinante, pregna di promesse; quella del balzo evolutivo, del cambiamento di portata planetaria; quella in cui il passaggio dimensionale sembrerebbe poter risolvere ogni cosa. L'eldorado dell'anima, forse. Una prospettiva, comunque.
Avere una prospettiva è utile a non smarrirsi dinanzi alle difficoltà, come in montagna avere una meta serve a mettere in fila i passi dimenticando la stanchezza. Però.
Però vivere in attesa di, come in una sorta di perenne vigilia, spinge a decentrarsi, spostando l'io e i propri autentici desideri in un altrove temporale che slitta di continuo in avanti, come la carota appesa a pochi centimetri dal muso dell'asino.
Non voglio porre limiti, nemmeno ai chissà e ai forse, purché non finiscano per limitare il presente.

P.S.: il film, quel film, Hair, non l'ho mai visto. Non ancora. Mea culpa, non fustigatemi, grazie. Ecco, per farmi perdonare, testo (con traduzione) e musica (video inizio film).

15.1.07

Bea (mariemarion) mi sollecita a scrivere e io invece le rilancio la palla, con qualche nota umoristica riferita allo zodiaco.* L'invito, per te che sai, è quello di commentare queste battute per svelare quali siano gli aspetti effettivamente riscontrabili come caratteristiche tipiche di ciascun segno e quali invece vadano smentiti. Dai, illuminaci! (dopo aver cambiato la lampadina...)


Quanti Ariete sono necessari per cambiare una lampadina?
Solo uno, però ci vogliono molte lampadine.

Quanti Toro sono necessari per cambiare una lampadina?
Nessuno, al Toro non piace cambiare niente.

Quanti Gemelli sono necessari per cambiare una lampadina?
Due, probabilmente. Aspettano fino al weekend, ma alla fine la lampadina è al centro dell'attenzione, parla francese e dà luce del colore preferito a chi entra nella stanza.

Quanti Cancro sono necessari per cambiare una lampadina?
Solo uno, ma dovrà mettersi in terapia per superare il trauma.

Quanti Leone sono necessari per cambiare una lampadina?
Un Leone non cambia lampadine, al massimo le tiene ferme mentre il mondo gira intorno a lui.

Quanti Vergine sono necessari per cambiare una lampadina?
Vediamo: uno per preparare la lampadina, un altro per prendere nota di quando la lampadina si è fulminata e della data in cui fu acquistata, un altro per decidere di chi è la colpa se la lampadina si è bruciata, dieci per ripulire la casa mentre gli altri cambiano la lampadina.

Quanti Bilancia sono necessari per cambiare una lampadina?
In realtà non saprei... penso che dipenda da quando la lampadina ha smesso di funzionare. Forse uno solo è sufficiente se si tratta di una lampadina qualsiasi, due se la persona non sa dove trovare una lampadina nuova... ci sono molti dubbi!

Quanti Scorpione ci vogliono per cambiare una lampadina?
E chi può saperlo? Perché volete saperlo? Siete forse della polizia?

Quanti Sagittario sono necessari per cambiare una lampadina?
Il sole brilla, c'è bel tempo, abbiamo tutta la vita davanti e voi vi preoccupate per una stupida lampadina?

Quanti Capricorno sono necessari per cambiare una lampadina?
Nessuno. I Capricorno non cambiano lampadine se non ci trovano il loro tornaconto.

Quanti Acquario sono necessari per cambiare una lampadina?
Arrivano frotte di Acquario, in competizione per stabilire chi di loro sarà l'unico capace di ridare la luce al mondo.

Quanti Pesci sono necessari per cambiare una lampadina?
Perché, è forse mancata la luce?


Bea, mia astropsicologa preferita: conto su di te!

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* nota: l'ho già precisato nei commenti, ma preferisco ribadire anche qui che quanto sopra non è farina del mio sacco. Mi sono limitato a riordinare una cosa arrivatami via e-mail e di cui non saprei citare la fonte primigenia.

10.1.07

c'è un'umidità che più che appannarti la vista intirizzisce i muscoli, penetra le ossa, va a inzuppare la segatura sotto lo sterno e rende greve il cuore (te ne accorgi da come pesa su stomaco e diaframma)

c'è un inverno ch'è infinito autunno o così pare, ti ghermisce e non ti lascia stare, ti colpisce se provi a far svanire i pesi e il soffio fuoriesce sincopato (troppo debole per allontanare i fantasmi)

c'è un freddo che spaura, ma atterrisce solo finché non riapprendi chi sei e che hai il fuoco dentro il nucleo, un magma, come la Terra, di cui ricordi l'Acqua (e i tuffi nel profondo blu e oltre)

2.1.07

La vera benedizione è non sapere esattamente cosa ci riserva il futuro.
Ho ripercorso mentalmente il ricordo degli ultimi anni - molto molto vivo, come del resto parecchi periodi della mia vita, grazie a una discreta memoria e all'impostazione sentimental-malinconica che mi induce a riattraversare spesso il vissuto.
Se del tragitto compiuto avessi saputo in anticipo gli sviluppi successivi, ben difficilmente sarei riuscito a mutare i comportamenti in modo da determinare esiti migliori; per contro, non avrei potuto apprezzare appieno tutto ciò che naturalmente richiede la dote bambina per eccellenza: lo stupore.
Stupore per gioire, che va condito con un pizzico d'incoscienza e sparso a piene mani su una base di consapevolezza, utile per capire nel profondo quant'è prelibato ciò che si sta gustando, anche mentre ci s'inebria.
La vera benedizione è non sapere esattamente cosa ci riserva il futuro e avere voglia di rivolgervi lo sguardo.