le parole si scelgono da sole i destinatari se le lasciamo fluire non orchestrandole troppo
29.4.03
Riguardo al destino, credo nel libero arbitrio, ma è un po' come nuotare: più ci si abbandona, meglio si galleggia; sempre che ci si ricordi di dare qualche bracciata se si mira ad arrivare a un determinato obiettivo (il che, peraltro, non è obbligatorio).
Nessun commento:
Posta un commento