3.3.04

Di paradossi è fatta la nostra esperienza, perché non riusciamo a comprendere tutto simultaneamente. Il fatto che il presente sia l'unico momento vivibile appare in contrasto logico con il concetto per cui il tempo è solo una categoria della mente (con il conseguente annullamento dello iato tra passato presente e futuro).
Cosa buona e giusta è vivere qui e ora, cosa utile e bella è che il ricordo resti tale, ma non sempre è facile distaccarsene in modo sano, come forse può illustrare questo passo del romanzo La montagna blu di Meir Shalev (tradotto in italiano da Elena Loewenthal):

"Per sessantacinque anni tuo nonno aveva covato Shulamit nel cuore. Si era rotolato come un animale nella sabbia e nelle paludi, per togliersi di dosso il suo profumo e il suo contatto, aveva frugato nei meandri del proprio corpo, l'aveva cercata a tentoni con i lunghi fili di ferro della memoria. Ma la sua pelle luccicava a lui dalle corolle dei peri e dal pendio della montagna blu. Le acque dei suoi laghi non lasciavano che la pietra smettesse di saltare e si posasse, affondandolo. Ogni pellicano che s'abbassava in volo sopra casa Liberson, gli mostrava il bianco petto di lei."

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