9.3.09

Beh, hai visto, è così: chiami e rispondo. A qualsiasi livello, senza schermarmi.
Stasera, m'è bastato uscire sul balcone e mettermi a guardare le stelle, no, prima la luna e poi quel vago sentore di stelle. Le parole m'han detto "cintura di Orione", ma tu m'avevi chiesto un'immagine e allora ho lasciato che emergesse, proponendosi agli occhi dell'anima.
Pietre preziose, indossate da te. Smeraldi e diamanti, come t'ho scritto. Dicevo che avrei voluto scriverti nell'aria e così è stato, ironia dei desideri e di come s'avverano.
Vite legate da molte vite. Legame che rimane, ma voglio essere aquilone, librarmi fino all'incrocio di quelle scie bianche viste oggi dalla campagna della provincia, nel cielo azzurro intenso, con la mano di un bimbo nella mia, i nostri occhi a ridere in su, nella stessa direzione.
Il mondo è bello da guardare, prezioso più delle pietre, radioso quasi quanto i tuoi occhi quando brillavano. Il mondo è bello da tenere per mano, quando è una mano che ti cerca per davvero, con un semplice gesto in carne e ossa. Com'è naturale che sia, fuori dalle gabbie create dalla paura.

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