23.3.09

Credo di avere aperto i chakra delle mani a una persona, restituendo ciò che mi era stato trasmesso quel lontano dicembre.

Si tratta di una cugina che ho rivisto dopo molti anni, parecchi di più dei pur numerosi gradi di parentela che ci dividono (o ci uniscono, considerato l'affetto reciprocamente riscontrato e custodito forse nell'imprinting familiare che in qualche modo ci accomuna). Per coincidenza (come al solito sorrido in bilico tra casualità e causalità degli accadimenti) in queste settimane ci troviamo a lavorare insieme, con frequentazione quotidiana.
Al primo incontro m'aveva detto, con un curioso "fuori tema": Tu sei uno che sente molto, vero? e avevamo iniziato a parlare di varie esperienze. Dopo alcune chiacchierate con scambi di confidenze e racconti, le ho fatto una procedura al volo, in piedi. L'intento era semplicemente quello di allentare un po' di tensioni, ma a un certo punto le ho chiesto di rivolgere i palmi in avanti e le mie mani sono andate lì. Le muovevo come per togliere pesi, ma non ci avevo fatto molto caso.
Se non che, dopo essere andato a sciacquarmi via gli accumuli energetici, al ritorno lei si è offerta di praticarmi un massaggino a collo e spalle che troppo spesso mi dolgono. Ho accettato di buon grado e ho risposto al suo schermirsi incoraggiandola: Tu sai. In quel momento mi son venuti in mente gli Esseni.
Poco dopo le ho chiesto di aprire i palmi, di puntarli verso di me come se fossero le mani di Iron Man. Immediatamente ha sviluppato un calore abnorme, che l'ha stupita e mi ha fatto sorridere.
Fin dal primo abbraccio avevo notato la potenza delle sue mani, il resto è venuto da sé e ne sono assai contento. M'ha poi riferito che era la prima volta che si sentiva sprigionare quel calore, ma che attraverso le mani aveva sempre sentito molto.

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