29.1.04

Avevo già fissato un appuntamento per oggi, ma V. mi ha telefonato per rimandare alla prossima settimana. Poco male, oggi mi lascio guidare dai segni dei bimbi sconosciuti. Come quello che stamane piangeva disperato dopo essere stato mollato lì al caldo tutto imbacuccato dalla sua mamma: altre persone tentavano di calmarlo alleggerendolo un po', ma come d'incanto ha smesso di piangere solo quando l'ho preso in braccio e ho cominciato a parlargli con voce bassa e tono rassicurante. O come quella incontrata per strada che dal passeggino mi ha regalato un sorriso gioioso puntandomi un dito: mi stavo quasi per fermare dopo aver notato una voglia rossa sulla sua graziosa fronte, proprio all'altezza del "terzo occhio". È quasi uguale a quella che ho anch'io, sebbene sia visibile solo in rarissime occasioni (non ho ancora capito per quale meccanismo compaia e scompaia).

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