16.1.04

Le dighe del fare contengono le ondate che porterebbero a un dire spropositato e poco comunicativo... in altre parole, sento molto, ma non è pienamente attivo il decodificatore che permetterebbe di verbalizzare.

Meglio abbandonare l'orecchio alla magica intensità di alcuni sconosciuti passaggi interiori, di cui questo brano musicale (grazie ad Arkangel) può farsi metafora.

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