29.8.03

Gli arti incrocchiati, la schiena dolente, i muscoli induriti. Il corpo non risponde. Occorre interrogarlo, sollecitarlo: un po' di stretching, un po' di attenzione, piccole cure.

Ogni cosa va curata, ma soprattutto interrogata, messa in discussione, sollecitata.

Con la maggiore dolcezza possibile: piano piano, ma di continuo. Gentilmente ma inesorabilmente. Basta non voler far prevalere la volontà sul sentire. Basta non stravolgere l'evidenza dell'essere con la sovracostruzione mentale.

Ricordandosi che ogni "piano piano", ogni "dolcemente" o "gentilmente" ha comunque un momento iniziale in cui una forza deve essere generata, in cui un equilibrio deve essere infranto.

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