17.9.03

Essere da qualche parte, in qualche forma, è una questione accidentale. E transitoria.
Nessuna angoscia, anzi uno stimolo a fare bene ciò che s'ha da fare per vivere bene ciò che s'ha da vivere.

Possibilmente con leggerezza, come suggeriscono i versi di una canzone scaricata tempo fa dal sito di Arkangel:


And it makes me flow free
To feel how small my life must be


Il testo, più o meno, dice:

Talvolta salgo sopra la città per vedere risplendere tutte le luci, sono così carine, e penso ai milioni di vite che procedono in questo preciso momento e a quelle passate
E mi fa fluttuare libera sentire quanto dev'essere piccola la mia vita
Quando posso scendo al mare e penso a quante miglia devono esserci e a tutte le persone su tutte le rive in questo preciso momento e a quelle venute prima
E mi fa fluttuare libera sentire quanto dev'essere piccola la mia vita
Tavolta sono per strada nel trambusto abbacinata da tutte le facce che vedo, mi colpisce che ci perdiamo così presto dopo la nascita, ma un sorriso può ribaltare Cielo e Terra
E mi fa fluttuare libera sentire quanto dev'essere piccola la mia vita
E mi fa fluttuare libera sentire quanto dev'essere piccola la mia vita...

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