16.9.03

Stasera ho bruciato incenso e mirra. Tra i fumi, si sono materializzate alcune delle parole scritte mesi fa e finora lette da pochissime persone, anzi, di meno:

[...] Le paure però c’'erano ancora e io parlavo dei sudori freddi di cui canta James Brown al solo remoto pensiero che lei potesse non esserci più per me. Non avrai mica intenzione di mollarmi? Ero sceso all'’improvviso lasciando la macchina in strada, afferrando il ricevitore della prima cabina vista a lato. ...ma sei matto?! No che non ti lascio! Erano così le insicurezze, quelle che mi facevano mal interpretare le gocce salate che irroravano i suoi occhi magici, ancora troppo lontani in parte dal mio povero comprendonio. Le labbra però parlavano, e con loro i sorrisi. E lo stare bene insieme in qualunque modo, senza dover fare niente di speciale perché speciale per noi era ogni cosa. [...]

Nessun commento: