14.7.03

Il mese scorso riferivo di come il quarto specchio esseno rifletta l'amore dimenticato, che può corrispondere a un rapporto irrisolto in vite precedenti. Nei relativi commenti si trovano queste parole di Bea:

Ricordi....
Io me l'ero inventata la storia degli amanti immortali che si cercano e si cercano per mille vite finché non concludono quel loro amore rimasto irrisolto chissà quando chissà perché
Credevo fosse frutto di fantasia, mi piace immaginare una realtà diversa e immaginarmela meno feroce di quella che viviamo.
Invece la storia è vera....
Non ho parole.
Credo che sia vero che ricordiamo tutto.
Noi RICORDIAMO ciò che ci sembra d'aver semplicemente appreso...


A chi è capitato di avvertire con forza queste sensazioni? Che ne pensate?

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In un romanzo di Luis Sepúlveda si legge questo dialogo, che ne dite?

"Davvero sai leggere, compare?"
"Un po'."
"E cosa stai leggendo?"
"Un romanzo. Ma stai zitto. Se parli tremola la fiamma, e a me si muovono le lettere."
L'altro si allontanò per non disturbare, ma era tale l'attenzione che il vecchio dedicava al libro, che non riuscì a restare da parte.
"Di che tratta?"
"Dell'amore."
Davanti alla risposta del vecchio, l'altro si avvicinò con rinnovato interesse.
"Non mi sfottere. Con belle femmine calde?"
Il vecchio chiuse di scatto il libro facendo vacillare la fiamma della lampada.
"No. Si tratta dell'altro tipo di amore. Quello che fa stare male."

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